La tutela rafforzata affermata dalla Corte Ue, vale, infatti, solo per lo status di rifugiato e non per chi chiede la protezione umanitaria.
Per la Suprema corte non può essere valorizzato quanto affermato dalla Corte di Lussemburgo, con la sentenza C-550/18 del 12 aprile 2018, con la quale i giudici mirano a garantire l’immediata applicazione delle norme a tutela dei minori, in particolare il ricongiungimento familiare, sostenendo che nel processo va considerato minore chi diventa maggiorenne dopo l’ingresso nel Paese, «sempre che la persona ottenga il riconoscimento dello status di rifugiato».