Secondo dati del Mise, tuttavia, nel periodo 2013-2018 il 68% delle agevolazioni complessive è stato riservato alle Pmi e il 32% alle grandi imprese
Ora nel nuovo ciclo di investimenti con fondi comunitari per il periodo 2021-2027 bisognerebbe continuare a consentire – nel Mezzogiorno e nelle altre aree sottosviluppate dell’Ue – alle grandi imprese di beneficiare di incentivi per acquisire attivi materiali, o almeno per promuovere ricerca e innovazione, efficienza energetica e generazione di energie rinnovabili.