Il suo passaggio dalla rivista e dal teatro leggero al cinema, negli anni 50, avvenne con registi che lasciavano ampio spazio all'improvvisazione e che finirono per favorire la nascita di un personaggio scaltro fino all'ipocrisia, a volte cinico, a volte grottesco, spesso sconfitto e canzonato.
Ugo Tognazzi (di cui oggi ricorre il centenario della nascita) era il meno gradevole e il pi?