A questo proposito, fa riflettere e di certo non rassicura quanto ha rivelato l'Arizona State University, nell'ambito di una ricerca sulle microplastiche e le nanoplastiche in relazione agli esseri umani.
«Sarebbe ingenuo creder che ci sia plastica ovunque ma non dentro di noi - ha spiegato Rolf Halden, un membro dell'equipe di ricerca - queste particelle sono rischiose per la salute e tramite la nostra piattaforma di ricerca potremo confrontare le esposizioni di organi e gruppi di persone alla plastica nel tempo e nello spazio».