Era l'epoca dei grandi maestri, e dei grandi sceneggiatori in grado di cogliere davvero le tensioni e le contraddizioni del presente e trasformarle in riflessioni profonde senza perdere il senso del reale e anzi trovando la chiave per ottenere la migliore risposta possibile anche dal cosiddetto "pubblico pagante".
In questo senso, Una vita difficile rappresenta un quadruplice exploit: