E tornando al tema educativo, che le scolaresche dei pronipoti dei calabresi non siano portate al museo lombrosiano dell’Università di Torino a visitare il teschio del brigante calabrese, morfologicamente delinquente e meritevole di essere stato massacrato durante l’invasione delle Due Sicilie.
Caro direttore, le dimissioni del professor Fioramonti rendono attuali alcune riflessioni scaturite un paio di settimane fa dalla visita del ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, all’Università della Calabria.