Quanto alla gestione commissariale sul modello Roma, si crea la gestione “nazionale”, a cui segregare il debito di Napoli ad una certa data, e che verrebbe alimentata da una dotazione di “almeno 150 milioni di euro annui”, nei desiderata di Letta, Conte e Speranza.
Ah, c’è almeno da sperare che questa segregazione del debito pregresso con compartecipazione locale all’onere pur alleggerito non finisca a sua volta, ad una prossima elezione, nel novero del “debito odioso” perché non deciso democraticamente dagli elettori partenopei.