Tanto premesso, la Società chiede se per alcuni clienti, qualificati come “esportatori abituali” sia necessaria l’emissione di fattura con l’applicazione del Reverse Charge.
14/E del 27 marzo 2015 ha chiarito che “qualora la lettera di intento inviata dall’esportatore abituale sia emessa con riferimento ad operazioni assoggettabili al meccanismo dell’inversione contabile, relativamente a tali operazioni troverà applicazione la disciplina del reverse charge, che, attesa la finalità antifrode, costituisce la regola prioritaria”, prevalendo rispetto al regime di non imponibilità previsto per gli esportatori abituali.