Inoltre, per tranquillizzare ulteriormente la crescente platea di utenti attivi, lo stesso Pavel Durov ha sottolineato che Telegram non stringerà mai accordi con entità di terze parti, pertanto non avverrà mai una condivisione dei dati personali degli utenti.
Basti pensare che in sole 72 ore Telegram ha esteso la propria platea di ben 25 milioni di nuovi utenti, la maggior parte dei quali provenienti dall’Asia (il 38%, ndr).