A me gli occhi, please, i vostri occhi per favore, puntateli lì, verso il palcoscenico e non riuscirete mai più a staccarli;
Siamo a Roma al Teatro Tenda, prima stagione di apertura, Proietti ha 36 anni e un’energia travolgente, una carica espressiva indomabile.
E proprio con un certo teatro drammatico e d’avanguardia Gigi Proietti dialoga, in punta di parodia e sberleffo, ma con un’intelligenza mai distruttiva (come invece saranno i suoi sonetti, più di venti anni dopo, contro il Teatro di Roma diretto da Mario Martone), che non cerca la soluzione facile e populista, anzi tenta sempre di superare in qualche modo lo stereotipo proprio attraverso il radicalismo della parola e del gesto.