Sono passati 30 anni da quando l’arresto di Mario Chiesa segnò l’inizio di “Tangentopoli”.
Questo aspetto, assai poco ricordato, ha invece un’estrema rilevanza per una obiettiva ricostruzione di quella stagione giudiziaria, rappresentando in modo cristallino quell’inversione del rapporto di forze fra politica e magistratura che, se per un verso a distanza di anni ancora anima la vita della nostra Repubblica, per altro verso rende comprensibile lo stato d’animo di frustrazione vissuto sino a quel momento da alcuni magistrati che poi, all’improvviso, hanno trovato il modo di rifarsi.