"Il lancio dell'accordo di libero scambio é un grande favore alla comunità internazionale, a cui si chiede in cambio di chiudere gli occhi su violazioni dei diritti umani in Africa", spiega Laurent Duarte, il coordinatore di Tournons la page - 'Giriamo la pagina' in francese - la campagna che ha promosso il mini-summit della società civile.
La giornata di oggi, 7 luglio, qui a Niamey é destinata dunque ad essere annoverata fra quelle storiche, dopo due anni di negoziati, con l'avvio del vertice straordinario dell'Unione Africana (UA) al termine del quale si spera di poter fissare un sacrosanto accordo di libero scambio (sotto l'acronimo AfCFTA) che ha avuto finora il consenso di 54 dei 55 Paesi del continente, proprio per raggiungere l'obiettivo di un'Africa senza più pedaggi commerciali imposti sulle merci e soprattutto con l'idea di cambiare definitivamente le regole del gioco con le ex colonie e con l'inarrestabile intraprendenza commerciale cinese.