Appare chiaro, quindi, come il numero uno di Nvidia non si riferisca all'arrivo di un'intelligenza artificiale generale onnisciente, in merito alla quale il dirigente si é rifiutato di fare congetture, ma faccia riferimento a un'entità specializzata che potrebbe essere valutata, sempre secondo quanto suggerito dal CEO di Nvidia, ricorrendo a un esame per la licenza di avvocato, un test di logica, una verifica di economia e forse anche una prova di ammissione alla facoltà di medicina.