Uno di questi riguarda le armi batteriologiche e nucleari.
Sembra tuttavia che allo stato attuale ChatGPT non sia capace di rendere più semplice lo sviluppo di armi batteriologiche rispetto alle conoscenze ed agli strumenti "tradizionali".
Eccallà, ed anche qui invece di creare si distrugge.
Resta ora da capire se questo studio sia stato condotto per dimostrare l'effettiva non pericolosità di GPT-4 in determinati contesti o se piuttosto sia servito per nascondere il vero potenziale dello strumento.