“Non possiamo festeggiare o parlare di successo mentre centinaia di migliaia di persone continuano a morire a causa dell’Aids ogni anno perché non hanno accesso alle cure di base o perché vivono in Paesi poco considerati, in comunità dimenticate, dove le politiche ignorano le loro condizioni.
Ma questi risultati sono agrodolci, poiché, se da un lato siamo lontani dai drammatici numeri dei morti registrati durante il picco dell’epidemia del 2004 (1,7 milioni), dall’altro i 30mila morti in meno rispetto al 2017 sono ancora troppo pochi rispetto all’obiettivo posto dei 500mila totali entro il 2020.