All'inizio di maggio fa l'ondata di licenziamenti in AirBnB ha permesso di percepire quanto profonda fosse la crisi, un mese dopo la piattaforma inizia a mostrare incoraggianti segnali di ripresa e a confermare come sta cambiando l'approccio al turismo nella fase della graduale riapertura.
L'amministratore delegato di AirBnB, Brian Chesky, ha confermato che tra il 17 maggio e il 3 giugno sono aumentate le prenotazioni degli alloggi rispetto a quelle registrate un anno fa negli Stati Uniti e che incrementi analoghi si sono registrati anche in Europa (si citano espressamente Germania e Portogallo), Corea del Sud e Nuova Zelanda.