Anche nel 2008 vi fu una doppia decisione della Commissione europea su Alitalia, praticamente identica, dato che da un lato fu rigettato il prestito ponte di allora, che però era solo di 300 milioni, e dall’altro fu dato il via libera alla nuova azienda, che continuava a chiamarsi Alitalia ma avrebbe avuto i capitani coraggiosi alla sua cloche.
L’unica spiegazione plausibile è che abbia fatto comodo attribuire alla Commissione Ue tutte le scelte rilevanti sulla chiusura di Alitalia e sulla partenza di ITA, anche quelle che non sono state prese a Bruxelles bensì a Roma.