Quando Alberici reclama “La mia storia non è all’altezza del mio dolore”, sta ponendo all’attenzione questa differenza tra un dolore indagato, profondo e il dolore accennato, che resta in superficie, senza un motivo ufficiale per soffrire.
È in tale contesto che abbiamo potuto assistere, negli spazi del Mattatoio a La Pelanda di Roma, al debutto assoluto di Diario di un dolore, spettacolo ispirato dalla lettura dell’omonimo libro di C.