Per quanto riguarda il Core Complex come lo conosciamo, per le due precedenti serie di Ryzen l’azienda ha adottato un CPU complex (CCX) composto da quattro core connessi a una cache L3 da 8 MB centralizzata suddivisa in quattro parti.
Paparmaster conferma quindi che l’azienda sta usando un approccio basato sul già noto Core Complex per i die di calcolo (compute die), e sebbene AMD abbia sicuramente apportato dei cambiamenti all’architettura, il progetto di base non subirà rivoluzioni così drastiche da richiedere ottimizzazioni complesse e tali da richiedere molto tempo.