John Poole, co-fondatore di Primate Labs, l'azienda alla base della suite di benchmark Geekbench, ha scoperto che Xiaomi Mi 11 ottiene punteggi notevolmente inferiori con una versione modificata del benchmark che esclude eventuali tweak da parte del produttore.
La modifica effettuata è semplicissima, dato che camuffa Geekbench facendolo riconoscere allo smartphone come se fosse un'istanza di Fortnite o Genshin Impact, o ancora altri titoli che secondo Xiaomi devono essere "rallentati".