Non sono servite né agli sponsor politici del ministro Costa, che hanno fatto dell’animalismo anticaccia il loro cavallo (perdente) di battaglia, né allo stesso titolare del dicastero dell’Ambiente il quale è tornato a ripetere uno dei suoi spot preferiti nei quali l’argomento prediletto è parlare male della caccia.
Signor ministro, ci dispiace informarla – ma lo facciamo con il dovuto rispetto e la più grande deferenza, che lei, nonostante affermi il contrario, non ha per niente le idee chiare.