Ad esempio, Patrick Wardle, come riferito dai colleghi di Dark Reading, ha già affermato di aver individuato un sempre maggior numero di varianti di malware scritte appositamente per M1 e, cosa ancora più preoccupante, al momento tanti software anti-malware non sono in grado di riconoscerle.
L’enorme successo riscosso dagli ultimi dispositivi Apple equipaggiati con il nuovo SoC M1, basato sull’architettura ARM abbandonando quella x86 di Intel, ha portato, di conseguenza, molti gruppi hacker a interessarsi all’argomento, tanto che già in passato vi abbiamo riferito di alcuni malware che giravano nativamente sul processore.