Arancia Meccanica è una trasposizione tutto sommato fedele, sceneggiata in solitaria dallo stesso Kubrick, del romanzo omonimo del 1962 di Anthony Burgess, sorta di favola filosofica d’intento moraleggiante sul tema del libero arbitrio, tesa a dimostrare come, una volta privato della sua capacità di decidere autonomamente tra il bene e il male, l’uomo è ridotto a un automa – la metafora dell’arancia meccanica del titolo, che lo scrittore inglese ricavò da un’espressione dello slang cockney, “as queer as a clockwork orange”, “strano come un’arancia a orologeria”.