Negli Stati Uniti il primo semestre del 2020 è stato contraddistinto da un’impennata nell’acquisto di armi:
Secondo i ricercatori del Brookings Institute, a partire da marzo 2020, immediatamente dopo la proclamazione da parte del presidente Donald Trump dello stato di emergenza nazionale per l’epidemia di Covid 19, si è registrato un aumento di oltre tre milioni di armi vendute rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la metà nel solo mese di giugno in concomitanza con il peggioramento dell’epidemia e con le proteste seguite all’uccisione di George Floyd.