Lo scopo della vita e della nuova arte, scrive, è eliminare la tragicità.
Una trentina di anni prima un altro artista olandese, Van Gogh, aveva portato il tragico nel cuore della pittura moderna.
Il tragico dunque sarà eliminato dall’armonia del neoplasticismo.
Nell’ottobre 1917, mentre infuria la guerra mondiale e scoppia la rivoluzione bolscevica, pubblica sul numero inaugurale della rivista De Stijl il primo articolo in cui definisce la sua visione dell’arte e del mondo.