Julian Assange è stato condannato a cinquanta settimane di prigione, poco meno di un anno, per aver violato i termini del rilascio su cauzione, quando nel giugno del 2012, anziché consegnarsi alle autorità inglesi per essere estradato in Svezia, si rifugiò nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per chiedere protezione.
Oggi il fondatore di WikiLeaks dovrà presentarsi in tribunale per affrontare la richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti per la sua presunta collaborazione con l’allora soldato Bradley Manning (oggi Chelsea Manning) nell’hackerare una password per introdursi nei sistemi informatici governativi e sottrarre dei documenti.