Due termini che rientrano in quello che è il vasto panorama della “Gamification”, ovvero quel concetto che cerca di trasporre i principi tipici delle attività ludiche, mutuando soluzioni tipiche del game design (uno su tutti quello della “ricompensa”) in contesti che con il gioco c’entrano poco o nulla, come ad esempio il lavoro, la comunicazione e, perché no, anche l’istruzione.