La sentenza relativa all’assegno di disoccupazione ai detenuti che lavorano in carcere ha soddisfatto anche il Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano, Francesco Maisto, il quale ha parlato della vicenda ai microfoni dell’Agi.
La sentenza si rifà d’altronde alla Costituzione e, in particolare, agli articoli 35 e 3 sulla tutela del lavoro e sulla rieducazione del condannato, secondo cui “il lavoro penitenziario non può consentire l’introduzione di un trattamento differenziato tra i detenuti e gli altri cittadini in materia di assicurazione contro la disoccupazione”.