L’assegno unificherà i contributi esistenti per le famiglie e sarà universale in quanto spetterà a tutte le famiglie con figli, senza distinzione tra lavoratori dipendenti e autonomi visto che dipenderà dall’Isee, l’indicatore della situazione economica.
Secondo l’Istat la riforma dell’assegno unico determinerebbe un incremento di reddito per il 68% delle famiglie, in particolare quelle dei lavoratori autonomi che oggi non percepiscono gli Assegni familiari e coloro che non raggiungono la soglia per la capienza delle detrazioni fiscali (redditi molto bassi e famiglie numerose).