Viene postulato che la serotonina aumenti all’arrivo di una perturbazione meteorologica e ritorni a livelli normali quando il tempo migliora, causando una «sindrome da irritazione serotoninergica» responsabile degli attacchi.
Da non dimenticare come l’arrivo di un temporale peggiori l’emicrania per la combinazione di cambiamenti nella temperatura, umidità, pressione barometrica, velocità del vento e la presenza di fulmini che generano campi elettromagnetici capaci di aumentare la frequenza di attacchi del 31%.