“Se qualunque proprietario, ingegnere o costruttore dovesse scegliere di realizzare questo genere di conversioni”, suggerisce Tiddo Bresters, vice presidente di FIVA, “sarebbe opportuno che la trasformazione sia reversibile, ossia permetta di ripristinare l’auto in condizioni originali qualora lo si desideri, e riportarla così al suo status di auto storica”.