“Questo lavoro rappresenta un importante balzo in avanti nella produzione di entanglement quantistico a banda ultralarga su un chip nanofotonico”, ha affermato Qiang Lin, professore di ingegneria elettrica e informatica.
Gli ingegneri dell’Università di Rochester hanno raggiunto una larghezza di banda e una luminosità senza precedenti su dispositivi nanofotonici delle dimensioni di un chip, grazie al cosiddetto entanglement quantistico – o ciò che Albert Einstein una volta definì “azione spettrale a distanza”– un fenomeno che si verifica quando due particelle quantistiche sono collegate tra loro, anche quando si trovano a milioni o miliardi di chilometri di distanza.