Il rumeno Cristi Puiu, etichettato come padre del nuovo cinema rumeno insieme a Cristian Mungiu per via di quel Signor Lazarescu che tanto piacque in ogni festival e fondatore di un neo-neorealismo che poi avrebbe fatto scuola e continua a farla, stavolta con questo Malmkrog sterza e va con decisione verso un altro cinema, come in una rinascita autoriale, come in un ricominciamento che non mette però in discussione il passato ma lo ingloba e lo trasfigura.