La ligne (La linea) di Ursula Meier.
Valeria Buni Tedeschi brunitedescheggia più che ma, stavolta però con qualche giustificazione in più visto che le tocca il ruolo della made svaporata ma jena, ultracastrante, manipolatrice, pigolando come Valentina Cortese nei momenti più cecoviani di rimpianto, Ursula Meier si conferma autrice maggiore per sobrietà, asciuttezza, per lo sguardo dsincantato ma comoassionevole, per l’uso perfettio del montaggio che lascia solo l’essenzale, mai un attimo di più di uel che serve.