Il Collegio di Torino dell’Arbitro Bancario ha dato ragione a sottoscrittori di buoni fruttiferi postali (degli anni seguenti a luglio 1986) a riscuotere gli importi riportati nella tabella dietro i titoli e non i rendimenti più bassi dichiarati da Poste Italiane.
Un risparmiatore aretino, infatti, è riuscito ad ottenere il reale importo riportato nella tabella posta nel retro dei buoni e non i rendimenti inferiori dichiarati da Poste Italiane.