Tenuto conto che, in tale statistica, non sono compresi i documenti inviati all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio (SdI), sul quale sono veicolate tutte le fatture emesse in formato elettronico, le comunicazioni IVA relative alle liquidazioni periodiche, le nuove comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute nei confronti degli operatori esteri, nonché i dati dei corrispettivi, che da luglio scorso ha interessato i soggetti con volume d’affari superiore a 400 mila euro, si può ben comprendere come sia giusto parlare di un vero e proprio boom, negli ultimi anni, degli invii telematici a carico dei contribuenti e dei loro intermediari.