da parte delle truppe di Mosca del territorio del Donbass (il bacino del Don), ha scatenato un profondo nervosismo sulle Borse mondiali, con l'aggravante di un ulteriore aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, con il gas di nuovo alle stelle e il petrolio che vola verso quota 100 dollari al barile.
Spiccano, come detto, le fiammate del petrolio (con il Brent che ha sfiorato 100 dollari per poi chiudere a 96,67 dollari, in rialzo dell'1,3%) e del gas, salito di un altro 9% sulle prospettive di una stretta della forniture russe all'Europa.