La nuova funzionalità, denominata De AMP, consente agli utenti di Brave di bypassare facilmente le pagine visualizzate con il framework AMP (Accelerated Mobile Pages) di Google e di portarli direttamente al sito Web originale.
In un post sul blog dedicato all’argomento, i responsabili di Brave osservano che “AMP danneggia la privacy, la sicurezza e l’esperienza di Internet degli utenti e, altrettanto male, AMP aiuta Google a monopolizzare e controllare ulteriormente la direzione del Web“.