Il Regno Unito fa un passo indietro e dice stop alle detenzioni nei centri di raccolta e di reclusione di cittadini Ue entrati nel Paese senza la documentazione necessaria per lavorare, divenuta obbligatoria in base alla stretta sull’immigrazione imposta dal governo Johnson dopo la Brexit.
“Mentre i viaggi internazionali sono limitati a causa della pandemia di Covid-19, abbiamo deciso di aggiornare le nostre linee guida per chiarire che ai cittadini stranieri in attesa di rimpatrio, inclusi quelli dell’Ue, cui sia stato rifiutato l’ingresso debba essere garantito il diritto d’immigrazione temporaneo su cauzione, laddove appropriato”, ha dichiarato un portavoce del ministero pur non senza ribadire che “la libertà di movimento” automatica con i 27 “è finita” dal primo gennaio e che i cittadini dell’Ue possono sì entrare nel Regno Unito, “ma se vogliono venire per lavorare o studiare devono sottoporsi alle nuove regole”.