Dopo l’ultimatum del premier britannico Boris Johnson che qualche giorno fa aveva prospettato il No deal se entro il 15 ottobre non fosse stato possibile raggiungere un accordo, ieri è stata la volta dell’Unione europea di minacciare “ritorsioni legali” nei confronti di Londra, se il governo UK non ritirerà la controversa proposta di legge sul mercato interno, che mira a modificare alcuni passaggi-chiave dell’accordo sulla Brexit già sottoscritto l’anno scorso.