“I cacciatori abilitati per il controllo del cinghiale, solo a Levico – ha spiegato – l’anno scorso hanno effettuato 471 uscite abbattendo 29 cinghiali, i forestali 1”.
Ad intervenire sulla questione è stato Stefano Ravelli, presidente dell’Associazione cacciatori trentini che ha definito “ingeneroso” accusare i cacciatori di accettare “malvolentieri l’incarico di procedere all’abbattimento controllato dei cinghiali” considerando anche le misure restrittive imposte dal governo che impediscono di fatto tutte le attività ritenute non essenziali.