Marotta e Ausilio hanno dovuto orchestrare un calciomercato silenzioso sotto il peso dell’austerity imposta da Nanchino, convincendo Simone Inzaghi a sedersi su una panchina a diro poco bollente, con in aggiunta il peso dell’eredità contiana e di un campionato dominato e vinto con cinque giornate di anticipo.
Finite le sessioni di calciomercato da 300 milioni.