La minore liquidità che verrà iniettata sui mercati nei prossimi mesi e il rialzo già in corso dei rendimenti americani – il Treasury a 10 anni offre più dell’1,50% contro lo 0,90% di inizio anno – faranno lievitare il costo del denaro e attireranno capitali dal resto del mondo, rafforzando per l’appunto il cambio euro-dollaro.
E la discesa potrebbe non essere finita.