Il rafforzamento del dollaro tende a deprimere i prezzi delle materie prime, da qui la discesa di petrolio e oro.
E pensare che nelle scorse settimane si temeva la fuga del cambio euro-dollaro da 1,20, un fatto che destò allarme alla BCE, preoccupata di possibili contraccolpi ulteriori all’economia dell’Eurozona per il tramite delle esportazioni e per un allontanamento dell’inflazione dal target, che già l’istituto stima non venga centrato nemmeno per i prossimi 2 anni.