i film che ho più amato, Annette di Leos Carax e il migliore del concorso, Ha’Barech di Nadav Lapid, un’opera cupa e potente assolutamente fuori da ogni mainstream estivaliero, non hanno la minima chance di entrare nel palmarès se non da una qualche porta di servizio per uno spot non di prima fila (peraltro, a me son piaciuti dal molto al moltissimo anche due dei film più malmenati da stampa e pubblico di questo Cannes, The Story of My Wife di Iliko Enyendi e il fischiatissimo France di Bruno Dumont: