Nel 2005, il Movimento guidato da Carlo Casini sempre in prima linea si oppose alle proposte di modifica alla legge 40/2004 riguardante la fecondazione assistita promosso dai Radicali, partecipando attivamente alla formazione del comitato “Scienza e Vita” e alla campagna astensionista sostenuta da milioni di italiani e dalla stessa Conferenza episcopale italiana, che aveva l’obiettivo di impedire il successo del referendum mediante il mancato raggiungimento del quorum e in questo modo garantire alla legge la sua validità.