Ma Memorial si è sempre rifiutato di applicare, come sarebbe d’obbligo, tale marchio a tutti i suoi materiali, perché i suoi collaboratori (migliaia di volontari in tutto il paese) sono convinti di svolgere un servizio reale, indispensabile, al proprio popolo, alla società civile, alla verità.
Perché l’intera struttura di Memorial, insieme all’immenso patrimonio di materiali archivistici e documentari sulle vittime del regime, al sostegno alle loro famiglie, all’immane lavoro realizzato per restituirne la memoria e la dignità, alla straordinaria opera educativa svolta in collaborazione con le istituzioni scolastiche per aiutare le giovani generazioni a conoscere il passato, la storia del proprio paese, è stata sciolta (“liquidata”, come si dice nel linguaggio burocratico) ieri, 28 dicembre, dalla Corte suprema della Federazione Russa .