34512/2020 la Cassazione esclude che il reato di stalking possa essere integrato dalla pubblicazione di post irridenti su una pagina Facebook e senza indicazione alcuna dei destinatari.
È quanto deciso dalla Corte di Appello che, riformando la sentenza di primo grado, assolve l’imputato dal reato di stalking perché accusato di aver molestato due persone con messaggi ingiuriosi postati su Facebook ed inviati sul telefono.