Che Tempo Che Fa 2021-2022 non innova se non per l’ingresso di Michele Serra con la sua ‘amaca’ audiovisiva e per l’arrivo in regia di Stefano Vicario, con tutti i suoi stilemi e il suo stile (dalla carrellata dietro al muro alle ottiche crude).
L’attualità, protagonista dell’anteprima e dello spazio Covid, traina un format ormai talmente rodato da andare di pilota automatico e in questo inizio stagione non finge neanche di cercare altro, come se dopo due stagioni di scossoni dovuti alla necessità di adattarsi al Covid si volesse andare stancamente di abbrivio, senza stress.