Sì, perché «Donne sull’orlo di una crisi di nervi» non è un programma, ma un accumulo di interviste, di trovate, di numeri imbarazzanti (Rai3).
Le sue interviste migliori sono quelle fatte in condizioni di precarietà;
Al di là del titolo, già abbastanza usurato, non c’è un’idea portante.